D𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟖 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖.𝟎𝟎, presso l'Auditorium Polo Culturale CAM (Via Cialdini, 4 - Torino - fermata metro Bernini) si terrà, nell'ambito del Salone del Libro 2025, la 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 "𝑨𝒕𝒉𝒐𝒔. 𝑽𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒏𝒆𝒊 𝒎𝒐𝒏𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑴𝒐𝒏𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐" 𝐝𝐢 𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐞.
L'autore dialogherà con la Presidente del Club per l'UNESCO di Torino 𝑴𝒂𝒓𝒊𝒂 𝑷𝒂𝒐𝒍𝒂 𝑨𝒛𝒛𝒂𝒓𝒊𝒐 e con 𝑳𝒐𝒓𝒆𝒅𝒂𝒏𝒂 𝑩𝒐𝒔𝒄𝒂𝒓𝒂𝒕𝒐 (Avventure nel mondo).
Dal 7 al 23 maggio 2025 si terrà il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, organizzato dall'ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Condividiamo con piacere il video di presentazione della Giornata Conclusiva del Percorso Formativo 2024/25 "Il Patrimonio Naturalistico UNESCO, zone MAB e Geoparchi: una risposta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità?, svoltasi il 5 maggio presso il Campus ONU di Torino ed inserita nel calendario del Festival.
La sostenibilità ci riguarda da vicino.
Partecipo perché 2025 - Jensy Marimuthu (Club per l'UNESCO di Torino OdV)
Il Club per l'UNESCO di Torino partecipa all'Evento di domani organizzato dall'Accademia di Agricoltura di Torino!
Mercoledì 12 marzo 2025 - ore 16:30
Accademia di Agricoltura di Torino
Collaboreremo alla realizzazione dell’incontro con Diego Noveri, dedicato al tema "Rimboschimenti e aumento della superficie forestale in provincia di Torino e in Piemonte nel XIX secolo". Un'opportunità per approfondire il legame tra ambiente, storia e sostenibilità, in continuazione del Percorso Formativo 2024/2025 “Il Patrimonio Naturalistico UNESCO (Zone MAB e Geoparchi): una risposta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità?”.
Modera Giovanni Bovio e, in apertura e chiusura, ci sarà una suggestiva lettura dal vivo di Davide Bombardelli, che ha partecipato a tutti gli incontri del Percorso Formativo di quest'anno. Leggerà un passaggio del libro "L’uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono.
Vi aspettiamo per un pomeriggio di cultura e riflessione sul nostro Patrimonio Naturale!
Lunedì 17 Febbraio 2025 ore 15.00 - 18.00, presso l'aula ASIA 143 il Campus ONU di Torino si è tenuto un incontro di formazione nell'ambito del Percorso Formativo 2024/24 "Il Patrimonio Naturalistico UNESCO, zone MAB e Geoparchi: una risposta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità?" del Club per l'UNESCO di Torino. 🌱🌏📖
E' stato approfondito il tema "Clima, ambiente, territorio: quale relazione?"
La registrazione dell'incontro è disponibile sulla nostra Pagina Facebook "Club per l'UNESCO di Torino" all'indirizzo https://fb.watch/xTXtPktKGI/
La Direttrice Generale dell'UNESCO, Audrey Azoulay, ha espresso profondo dolore alla notizia della morte di Amadou Mahtar M'Bow, ex Direttore Generale dell'UNESCO (1974-1987) e primo africano a capo di un'organizzazione internazionale.
Si è tenuta questo fine settimana la XLVI Assemblea Nazionale della FICLU (Federazione Italiana delle Associazioni e Club per l'UNESCO).
Per il Club per l'UNESCO di Torino hanno partecipato il consigliere delegato Giovanni Chiesa e la Presidente Maria Paola Azzario, che è intervenuta per presentare le attività della Federazione Mondiale delle Associazioni e dei Club per l’UNESCO (WFUCA) e i progetti conclusi, in corso e futuri del Club per l’UNESCO di Torino.
Si ringrazia il Club per l’UNESCO de L’Aquila per l'eccellente ospitalità!
Dal 26 al 29 ottobre 2023, Maria Paola Azzario e Giovanni Chiesa, in qualità di delegati dellaFederazione Italiana dei Club per l’UNESCO (FICLU), hanno preso parte al X Congresso della WFUCAsvoltosi a Seoul (Corea del Sud).
Il Programma ha previsto per il 26 la riunione del Consiglio Direttivo uscente. Nei giorni 27 e 28 si sono svolti i lavori dell’Assemblea. A inizio lavori, il decano delegato della Federazione Giapponese Noboru Noguchi e Maria Paola Azzario hanno preso la parola per proporre un appello per il cessate il fuoco e la possibilità di far arrivare aiuti umanitari nelle zone di guerra. L’appello è stato approvato all’unanimità ed è stato presentato alla Conferenza Generale UNESCO.
CLICCA QUI per leggere l'appello in italiano, inglese e francese.
I lavori sono continuati con la presentazione dei risultati raggiunti da ogni Federazione Regionale. Per l’Europa hanno preso la parola Daniela Popescu e Maria Paola Azzario.
Il 28 ottobre si è proceduto alla presentazione dei candidati e alle elezioni. Sono risultati eletti:
PRESIDENTE:Bolat AKCHULAKOV (KAZAKISTAN), Presidente della Federazione Nazionale dei Club per l’UNESCO del Kazakistan.
Vice-presidente AFRICA: Gabin ALLOGNON; Vice-presidente EUROPA: Daniela POPESCU,presidente FEACU (Romania); Vice-presidente REGIONE ARABA: Mokthtar FARHAT (Tunisia); Vice-presidente ASIA: Sunjoo LEE; Vice-presidente AMERICA LATINA e CARAIBI: Katana PLUMMERS-MITCHELL (Giamaica);
Tesoriere: Dzmitry SUBTELNY (EUROPA–Bielorussia).
Consiglieri:Augustin BOUDA (AFRICA); Ioannis MARONITIS (EUROPA Grecia); Sharifi NAZIR (ASIA PACIFICA).
Membri ex-officio:Maria Paola Azzario (ITALIA); Yuji Suzuki (GIAPPONE); CINA; VIETNAM.
Il nuovo presidente Bolat Akchulakov ha ricordato che il movimento delle Associazioni e Club per l’UNESCO si è formato in Giappone nel 1947, con l’obiettivo di promuovere i valori e le priorità chiave dell’UNESCO tra la società civile. Oggi, questo movimento è presente in 90 Paesi del mondoe comprende circa 5,000 presenze.
Un'analisi effettuata dall’Università degli Studi di Torino indica come nel periodo 2016-2020 le studentesse e laureate sono prevalenti sia nelle lauree triennali che nelle magistrali. La presenza delle donne tuttavia diminuisce negli avanzamenti della carriera accademica; la carenza di donne nella categoria dei professori di prima fascia è infatti un fenomeno documentato anche dall'analisi del Bilancio di genere di Unito.
Al fine di ridurre il divario di genere tra i docenti di prima fascia e per incentivare l'aumento della presenza femminile tra i professori ordinari (PO) nei dipartimenti in cui sono sottorappresentate, nell'ambito del Piano Strategico dell'Università, il 26/05/2023 è stata approvata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione di Unito una misura di cofinanziamento ai Dipartimenti con l'obiettivo di raggiungere una percentuale del 40% di donne PO, superando l'attuale 33,8% registrato al 10 marzo 2023. L’Università di Torino si pone come primo mega ateneo italiano ad adottare una norma di questo tipo.
“Questa misura innovativa – dichiara il Rettore Stefano Geuna – pone l’Università di Torino in una posizione di avanguardia per infrangere il soffitto di cristallo nelle posizioni apicali. Investiamo così risorse importanti per raggiungere l’obiettivo del 40% di donne nella posizione di ordinario fissato dal nostro Piano Strategico. Siamo convinti che questa possa diventare una buona pratica da seguire anche in altri contesti, perché il raggiungimento della parità di genere negli ambienti della ricerca costituisce un traguardo fondamentale per tutta la nostra società” (Fonte www.unito.it).
Nel suo Rapporto Mondiale 2020, l'UNESCO sottolinea che il 40% dei Paesi più poveri non sono riusciti a supportare i discenti a rischio durante la crisi dovuta al Covid-19 e lancia un appello a favore dell'inclusione nell'educazione.
Meno di un Paese su 10 dispone di leggi che contribuiscano ad assicurare la piena inclusione nell'educazione. Il Rapporto Mondiale UNESCO di Monitoraggio dell'Educazione 2020 "Inclusione ed educazione: tutti significa tutti" presenta un'analisi approfondita dei principali fattori di esclusione nei sistemi educativi del mondo intero, prendendo in esame gli indicatori di origine, identità, capacità.
Il Rapporto evidenzia un'intensificazione dell'esclusione durante la pandemia da Covid-19, stimando che circa il 40% dei Paesi più poveri non hanno sostenuto i discenti più svantaggiati durante la chiusura delle scuole. Il rapporto esorta, pertanto, i Governi a concentrarsi, al momento della riapertura delle scuole, su coloro che sono stati lasciati indietro al fine di rendere le società più resilienti e paritarie.
La Direttrice Generale dell'UNESCO, Audrey Azoulay, ha dichiarato: "Per affrontare le sfide del nostro tempo, è assolutamente necessario evolvere verso un'educazione più inclusiva. Ripensare il futuro dell'educazione è ancora più importante dopo la pandemia che ha aggravato ancora di più e messo in luce le disuguaglianze. Restare inermi comprometterà il progresso delle società".
Il Rapporto è disponibile, in inglese,
Il nostro pianeta sta affrontando una tripla crisi dovuta al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e all’inquinamento, e una delle questioni più urgenti, che sta aggravando questa situazione, è l’inquinamento da plastica.
La plastica è uno dei materiali più resistenti creati dall’uomo. Solo il 9% di tutta la plastica prodotta nella storia è stato riciclato, mentre la grande maggioranza finisce nelle discariche. Le microplastiche sono ormai entrate a far parte della catena alimentare, e sono state rilevate nel terreno, nell’acqua potabile e anche nel nostro sangue.
Questo problema non è circoscritto alla terra: i rifiuti di plastica costituiscono l’80% di tutto l’inquinamento marino, e si stima che, entro il 2050, nell’oceano ci potrebbero essere tanti frammenti di plastica quanti pesci. Che sia sulla terra o in mare, questo inquinamento ha gravi conseguenze, non solo per l’ambiente e per la biodiversità, ma anche per la salute degli uomini e dell’ecosistema.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente di quest’anno dedicata al tema dell’inquinamento da plastica, l’UNESCO invita a rinnovare l'impegno per la vita in tutte le sue forme. L’impegno della nostra Organizzazione può essere riassunto in tre verbi: educare, proteggere e capire.
I nostri sforzi per educare includono la nostra partnership SEA BEYOND con il Gruppo Prada, che abbiamo lanciato assieme nel 2019 per promuovere la conservazione e la sostenibilità degli oceani. Attraverso questo programma abbiamo promosso iniziative di sensibilizzazione per gli studenti riguardo al problema dell’inquinamento da plastica e alle sue conseguenze per gli ecosistemi marini.
L’UNESCO, attraverso la sua rete di 759 riserve di biosfera, 213 geoparchi e 271 siti naturali del Patrimonio Mondiale, interviene per proteggere in maniera migliore il nostro pianeta e la sua biodiversità. Questi siti mostrano alternative senza plastica e strategie per la riduzione dei rifiuti, per esempio attraverso l’iniziativa Zero Plastica della Rete Mondiale di Isole Riserve di Biosfera. Nel 2022 abbiamo lanciato un progetto che riguarda sette riserve di biosfera in America Latina e nei Caraibi, con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’inquinamento da plastica sugli ecosistemi di mangrovie e di servire come base per i lavori di pulizia e ripristino.
A settembre, il quinto Congresso Mondiale sulle Riserve di Biosfera riunirà a Hangzhou, Cina, oltre 2000 soggetti interessanti provenienti da tutto il mondo, per tracciare il prossimo decennio del Programma Uomo e Biosfera, con lo scopo di combinare azioni concrete con obiettivi globali per costruire un futuro più sostenibile.
L’UNESCO sta anche lavorando per migliorare la comprensione collettiva del nostro ambiente. Alla terza conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani, e in collaborazione con il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e con la Fondazione Nippon, annunceremo la prima relazione globale di valutazione per il monitoraggio e la risposta all’inquinamento marino a livello globale. Questo importante passo avanti rientra nell’obiettivo di realizzare l’idea di un oceano libero dagli impatti dannosi dell’inquinamento entro il 2050.
In occasione di questa Giornata Mondiale dell’Ambiente, l’UNESCO chiede che si riconosca l’aumento del degrado ambientale e la perdita di biodiversità, e che tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere per affrontare questi problemi. Che questa Giornata Mondiale possa ridarci speranza nelle nostre capacità di apprendere, proteggere e capire il mondo che ci circonda, e di agire per un cambiamento.
Traduzione a cura di
Emma Schirru
Club per l'UNESCO di Torino
CLICCA QUI per la versione originale in inglese
Si conclude con grande successo il Progetto per l'anno scolastico 2024/2025!
Hanno partecipato 23 scuole, di cui 14 Licei, 7 Istituti Tecnici e 2 Scuole secondarie di primo grado. Sono stati coinvolti, in totale, 1268 studenti dai 12 ai 19 anni.
Un aspetto rilevante per le nostre ricerche è stata la presenza di studenti stranieri o di origine straniera, che hanno rappresentato il 22% dei partecipanti arricchendo il progetto con le loro testimonianze. L’inclusione è stata anche favorita da una disponibilità generale sia di esperti, animatori, professori e studenti, nei confronti di allievi con disabilità.
In conclusione, il progetto si configura come un esempio virtuoso di come l’educazione possa diventare motore di cambiamento sociale e culturale.
Ringraziamo, come sempre, i 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢 delle Organizzazioni Internazionali delle Nazioni Unite presenti nel Campus per aver condiviso con i ragazzi il loro tempo e le loro conoscenze.
𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐚̀ 𝐚 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓/𝟐𝟎𝟐𝟔. 𝐕𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐢!
A breve saranno disponibili tutte le specifiche per iscriversi.
Ultima visita del Progetto dell'IIS Gobetti Marchesini, 28 maggio 2025
La biodiversità è una promessa di vita. È la forza vitale che connette gli ecosistemi e rende possibile la stessa vita. Proteggendo la biodiversità proteggiamo la connessione fondamentale tra l’umanità e la natura.
Tuttavia, questa connessione ora si trova in grave pericolo: secondo il Living Planet Report 2024, dal 1970 la popolazione selvatica di specie vertebrate è diminuita del 73%, mentre le specie di acqua dolce sono crollate dell’85%.
In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, l’UNESCO invita a intensificare gli sforzi collettivi per preservare questa inestimabile ricchezza. Il tema di quest’anno, “Armonia con la natura e sviluppo sostenibile”, sottolinea che senza rispetto per il mondo vivente non ci può essere prosperità umana, un principio al centro del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework.
Per oltre 50 anni, l’UNESCO ha lavorato per rendere questa convinzione una realtà. Grazie alla sua rete di 759 riserve di biosfera, 213 geoparchi e 271 siti naturali del patrimonio mondiale, l’Organizzazione protegge gli ecosistemi essenziali, e allo stesso tempo supporta gli sforzi per uno sviluppo sostenibile per i più di 300 milioni di abitanti.
Questo impegno si riflette anche nella maggior mobilitazione in Africa, una delle nostre priorità mondiali, dove quest’anno raggiungeremo il traguardo simbolico di 100 riserve di biosfera, testimonianza di un crescente impegno a favore della biodiversità nel continente. Il quinto Congresso Mondiale delle Riserve di Biosfera ad Hangzhou, programmato per il prossimo settembre, ci permetterà di tracciare insieme le rotte principali per il prossimo decennio: il ripristino degli ecosistemi, la valorizzazione delle conoscenze indigene, e la promozione di soluzioni sostenibili.
In aggiunta, l’UNESCO contribuisce alla produzione, alla raccolta e alla segnalazione di dati scientifici sulla biodiversità, attraverso piattaforme scientifiche aperte come il Sistema Informatico sulla Biodiversità Oceanica (OBIS) – che finora ha raccolto più di 125 milioni di dati su 190.000 specie – o il progetto pioneristico Environmental DNA (eDNA) Expeditions, che ha mappato il patrimonio genetico di 4.500 specie marine in 21 siti del patrimonio mondiale.
In occasione di questa Giornata Mondiale, l’UNESCO ci ricorda che preservare la biodiversità significa proteggere il nostro futuro comune: come afferma l’ecologista e attivista indiano Vandana Shiva, la nostra libertà e quella della Terra sono indissociabili.
Traduzione a cura di Emma Schirru
Club per l'UNESCO di Torino
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Nel 1985, Amadou Hampâte Bâ, scrittore maliano e membro del Comitato Esecutivo dell’UNESCO, scrisse: “Siamo tutti diversi l’uno dall’altro; ma abbiamo tutti qualcosa in comunque, ed è quello che dobbiamo cercare, in modo da poterci riconoscere nell’altro e comunicare con esso”.
Il 21 maggio, Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, celebriamo esattamente questo messaggio di umanità e rispetto.
Questa Giornata Mondiale è stata proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare ogni anno la Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla Diversità Culturale. Questa Dichiarazione, adottata ventiquattro anni fa, trasmette un messaggio semplice ma cruciale: “la diversità culturale è necessaria per la specie umana come la biodiversità lo è per la natura.”
Nel 2025 celebriamo anche il 20° anniversario della Convenzione del 2005 sulla Protezione e la Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali, uno strumento legale visionario che ha trasformato, e continua a trasformare, le politiche culturali in tutto il mondo.
In linea con i principi della Convenzione, l’UNESCO supporta i Paesi nella costruzione di politiche culturali forti e inclusive, che possano adattarsi alle sfide globali, per assicurare una protezione della diversità culturale a lungo termine. Secondo la Piattaforma di Monitoraggio delle Politiche dell’UNESCO, i nostri Stati Membri hanno già sviluppato oltre 4700 politiche e misure per il supporto di sistemi di governance sostenibili per la cultura.
L’UNESCO raccomanda fortemente anche lo sviluppo del settore delle industrie culturali e creative; in quanto vettore della diversità culturale, è uno dei più potenti motori per lo sviluppo sostenibile. Costituisce più di 48 milioni di lavori a livello mondiale – quasi la metà svolti da donne – che rappresentano il 6,2% di tutti gli impieghi esistenti e il 3,1% del PIL mondiale. In aggiunta, fornisce più opportunità ai giovani rispetto a qualsiasi altro settore.
Per rafforzare l’economia creativa nei paesi in via di sviluppo, l’UNESCO non solo promuove lo scambio equo di beni e servizi culturali, ma anche maggiori opportunità per gli artisti ed i professionisti della cultura di lavorare a livello internazionale. Da quando è stato stabilito il Fondo Internazionale per la Diversità Culturale nel 2010, la nostra Organizzazione ha investito 12,6 milioni di dollari per 164 progetti in 76 Paesi in via di sviluppo, per promuovere la cooperazione internazionale negli ambiti creativi e amplificare le voci dei professionisti della cultura.
In occasione di questa Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, uniamoci per difendere le voci creative di tutto il mondo, mentre celebriamo il potere della cultura nel promuovere il dialogo interculturale, la comprensione reciproca e la pace.
Traduzione a cura di Emma Schirru
Club per l'UNESCO di Torino
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Nel corso dei secoli la metrologia, la scienza della misurazione, è stata considerata parte integrante della civiltà umana. Dall’antico cubito al moderno centimetro, la marcia dell’umanità verso il progresso è stata tanto una sfida per misurare ciò che ci circonda quanto per capirlo. In effetti, la metrologia funge da testamento alla nostra incessante ricerca di conoscenza – dietro ogni transazione affidabile e ogni passo avanti nel progresso scientifico si nasconde la scienza della misurazione, che molto spesso passa inosservata.
Il Sistema Internazionale di Unità di Misura, creato durante la Convenzione del Metro del 1875, è un traguardo monumentale del multilateralismo. Quest’anno ricorre il 150esimo anniversario della firma di questo documento storico, il che rende l’edizione del 2025 della Giornata Mondiale della Metrologia particolarmente speciale.
La metrologia si trova al centro della ricerca scientifica e dell’innovazione, che l’UNESCO lavora da tempo per promuovere – un impegno evidente già dal 1954 grazie al nostro ruolo nella fondazione dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN).
In aggiunta, un sistema di misurazione efficace è indispensabile per portare avanti il mandato culturale della nostra Organizzazione. Strumenti metrologici presici si assicurano che le decisioni in materia di conservazione siano basate su informazioni affidabili e verificabili, dalla meticolosa preservazione del patrimonio documentario fino al monitoraggio accurato del rischio di catastrofi nei siti appartenenti al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
L’UNESCO ha anche guidato gli sforzi per registrare e pubblicare misurazioni accurate. Per esempio, otto anni fa abbiamo lanciato il programma Seabed 2030 per approfondire la nostra conoscenza dell’oceano e aumentare gli sforzi per proteggerlo. Da quel momento, l’area del fondale marino mappata secondo gli standard moderni è aumentata da solo il 6% nel 2017 a oltre il 25%. Al momento stiamo mobilitando le risorse necessarie per mapparne oltre l’80% entro il 2030, in modo da fornire dati essenziali per anticipare rischi sismici e rispondere ai disastri.
Per realizzare la filosofia della metrologia “misurato una volta, accettato ovunque”, l’UNESCO afferma che i dati devono essere accessibili a tutti. La nostra Raccomandazione sulla Scienza Aperta fornisce un quadro con l’obiettivo di ridurre il divario di conoscenza tra paesi e nei paesi. In aggiunta, la nostra Organizzazione supporta la cooperazione intergovernativa per l’educazione e il training scientifico, attraverso il Programma Internazionale delle Scienze Basilari, promuovendo la comprensione delle scienze basilari, come la metrologia, da utilizzare come mezzo per la risoluzione dei problemi nell’ambito di discipline diverse.
Durante la celebrazione di questa seconda Giornata Mondiale della Metrologia, è nostro compito non solo valorizzare i benefici che le misurazioni corrette hanno a lungo portato in ogni aspetto delle nostre vite, ma anche ispirare le future generazioni di metrologi.
Insieme possiamo misurare il nostro progresso, calibrare le nostre ambizioni e tracciare una rotta verso un mondo più giusto, informato, e unito – un mondo dove il progresso non è solo contato, ma misurato accuratamente e condiviso per il beneficio duraturo di tutta l’umanità.
Traduzione a cura di
Emma Schirru
Club per l’UNESCO di Torino
Versione originale disponibile al seguente link:
"Il CIBO: ciò che ci unisce"
Nella consueta versione italiana ridotta, a cura del Club per l'UNESCO di Torino, troverete:
CLICCA QUI per la versione italiana ridotta, a cura del Club per l'UNESCO di Torino.
CLICCA QUI per la versione originale in lingua inglese.
Riprendono gli appuntamenti del programma del Club per l’UNESCO di Torino La Voce ai Giovani.
Per una maggiore e più ampia conoscenza da parte della cittadinanza del lavoro svolto, dal 2008, il Club per l’UNESCO ha affiancato al lavoro di catalogazione dell’Archivio Tesi di Laurea pomeriggi di diffusione e sensibilizzazione pubblica, per dar voce a giovani laureati.
Il primo appuntamento del 2025 si terrà LUNEDI’ 12 MAGGIO, alle ore 15:00, presso l’Aula Magna del Centro Conservazione e Restauro de La Venaria Reale (Via XX Settembre, 18). Sarà presentata la Tesi di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali della Dott.ssa Giorgia Strocchio, sul tema “Analisi del degrado batterico e recupero conservativo del Diario Felice".
CLICCA QUI per l'abstract della tesi.
L’evento sarà anche trasmesso in diretta sulla Pagina Facebook “Club per l’UNESCO di Torino”